I concetti di produzione Lean, hanno ormai più di 70 anni da quando sono stati applicati dal 1948 in Toyota, nella grande serie automobilistica, e più di 30 da quando John Krafcik nel suo articolo del 1988 coniò il termine “produzione snella”.

La quasi totalità dell’analisi e degli obiettivi Lean sono tutt’ora validi, ma se dovessimo aggiornarli declinandoli oggi, potremmo dire che per Lean production intendiamo una produzione manifatturiera:

• sostenibile, cioè le persone, le risorse, il pianeta al centro di ogni processo produttivo
• misurabile continuamente real time nelle variabili di costo e in quelle di valore prodotto
• intelligente, cioè capace di confrontare continuamente le misure con i range assegnati, dedurre l’andamento, apportare automaticamente le modifiche necessarie
• integrata cioè capace di rendere interoperanti i sistemi informativi di fabbrica con quelli dei livelli “superiori”, progettazione tecnica ed ERP in primis e con quelli “inferiori”, macchine e robot
• smart cioè facilmente utilizzabile dall’utente in officina.

La ricchezza, in manifattura, è prodotta dal lavoro di trasformazione della materia compiuto dall’uomo. Misurare in tempo reale la ricchezza prodotta e quella consumata da ogni singola fase di lavorazione è il primo aggiornamento fondamentale della teoria Lean.

Per farlo, ed è l’obiettivo di progetto, occorre sviluppare una piattaforma in grado di misurare continuamente e real-time tutte le variabili che incidono sull’organizzazione del lavoro in manifattura.

Nel progetto si intende dimostrare che è possibile, partendo dai fattori principali dei costi industriali: materie prime, energia, manodopera.

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PROGETTO

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PROMOTORI

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